Quando agilità fa rima con inclusività: ecco perché ci piace Red Public
Agilità e flessibilità. Due valori che lo smart working ci sta insegnando e che si accompagnano al raggiungimento di obiettivi ambiziosi, in tempi di incredibili cambiamenti nel nostro tessuto sociale ed economico. Il 2020 ha portato nuove sfide nella gestione di lavoro e vita personale e purtroppo a farne le spese sono state nella gran parte dei casi le donne. Le conseguenze sull’economia e sulla società, in termini di dispersione di talento, potrebbero essere serie. Ma ora siamo ad un punto decisivo per invertire la rotta: la tecnologia, per lo meno, ci offre tutti gli strumenti per cambiare mentalità e andare verso un’organizzazione più inclusiva, smart e sostenibile. È in questo contesto in rapido mutamento che si sta affermando una delle realtà della consulenza più interessanti in Italia.
Cosa fa Red Public
Red Public è la prima società di consulenza strategica al 100% femminile, con sedi a Milano, Roma, e Londra. Fondata nel 2018 da Giada Maldotti, vanta un team di professioniste nato per promuovere inclusività, uguaglianza di genere e innovazione nelle aziende. La mission è chiara: consentire alle imprese di comprendere un messaggio estremamente semplice: un team inclusivo e diversificato crea valore.
Oggi con un team di consulenti talentuose che lavorano da diverse aree d’Italia e UK, Red Public punta a portare nelle aziende innovazione tra gestione aziendale e tecnologia, valori e strategie digitali, implementazione di un continuo miglioramento culturale nell’ambiente di lavoro. Obiettivi che prendono forma in quattro aree di competenza: iniziative per inclusività e gender equality, strategie brand e corporate, trasformazione tecnologica e digitale, ingegnerizzazione dei processi e gestione del cambiamento. Tra i clienti già all’attivo ci sono diverse realtà nell’ambito delle telecomunicazioni, energia, settore bancario, moda e lusso, retail e pubblica amministrazione.
Il gender gap si riduce (anche) con lo smart working
Secondo il Women’s Forum Global Meeting Barometer realizzato da Ipsos su 3500 cittadini delle nazioni G7, il 91% considera una priorità superare il gender gap. In Italia il dato è anche superiore alla media, con un 96% di preferenze.
I tempi per promuovere più equità e inclusività nelle aziende sono finalmente maturi? Sembrerebbe di sì e favorire un’organizzazione più smart nelle aziende è il primo passo. Secondo una dichiarazione rilasciata dalla fondatrice, “la necessità di dover lavorare in remoto ha scardinato molti pregiudizi nei confronti dello smart working, quindi le aziende considerano di più e favoriscono lavoratori e lavoratrici autonomi, concedono maggiore flessibilità e part time. “
Può la tecnologia favorire inclusività e sostenibilità?
In ELEVA puntiamo ogni giorno a raggiungere questo obiettivo. La tecnologia di certo non risolverà i problemi culturali alla base del gender gap. Non potrà sostituirsi a politiche di welfare aziendale family friendly o alla disponibilità di asili nido. Ma può offrire un aiuto concreto nell’accelerare l’adozione di una mentalità più “agile” e di conseguenza più inclusiva sul posto di lavoro. Aspetto non banale e quasi sconosciuto in molte aziende.
Per facilitare le attività di questa squadra, best practice di inclusività, da marzo 2020 abbiamo implementato un progetto di Modern Workplace, virtualizzando risorse e strumenti con Office365. Le postazioni sono state attivate totalmente da remoto per l’intero team, dotato di notebook di ultima generazione. Per ottimizzare budget e performance della strumentazione, è stata scelta la formula del noleggio. Una decisione che, unita alla struttura Cloud di Office365, ha permesso la flessibilità necessaria richiesta dalle circostanze e da esigenze organizzative che ormai costituiscono la normalità. Questo permette di garantire software e hardware sempre aggiornati, ad un costo mensile contenuto. Il tutto, con relativa assistenza ed elevati standard di privacy e sicurezza.
Attraverso strumenti di altissimo livello e una migliore accessibilità alle risorse aziendali, tutte le consulenti di Red Public possono lavorare in modalità agile e flessibile, preoccupandosi solo di ciò che sanno fare meglio. È la gestione intelligente del proprio tempo il primo gradino per migliorare a livello di work – life balance. L’azienda sta continuando a crescere, mantenendo una struttura agile e improntata allo smart working, per consentire il lavoro in mobilità e una maggiore flessibilità aziendale.
La visione di Red Public
“Work-life balance e benessere dei dipendenti sono temi di grande rilevanza per Red Public e grazie al supporto di ELEVA possiamo davvero garantire all’intero nostro team una modalità di lavoro agile e flessibile, che permetta l’incontro tra esigenze del singolo e necessità dell’azienda.” ha dichiarato Giada Maldotti. “Tale modalità di lavoro inoltre contribuisce a creare una cultura realmente inclusiva e l’inclusività produce sempre valore, in termini economici, di innovazione e creatività.“
L’imprenditrice ha anche spiegato in un’intervista: “Penso che fare impresa debba certamente generare profitto, ma sempre con uno sguardo proiettato verso l’avanti e le generazioni future.” E noi non potremmo essere più d’accordo.