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Il Blog di ELEVA

Il 2020 apre nuove sfide e opportunità per startup innovative e PMI che stanno affrontando il proprio percorso di digital transformation. Il web trabocca di classifiche di fine anno e trend tech per i prossimi 12 mesi. Noi abbiamo selezionato i temi che avranno le ricadute più concrete sul lavoro di tutti i giorni e sulle sfide che ci troveremo ad affrontare nella quotidianità. Ecco 6 cose da sapere per affrontare il nuovo anno:

5G

Finita la fase di sperimentazione che ha coinvolto Milano, Prato, L’Aquila, Matera e Bari, il 5G è pronto  al debutto. Lo sviluppo della nuova rete non riguarderà da subito l’intero territorio nazionale, ma sarà un processo di integrazione graduale, a partire dai principali centri. Si stima che entro il 2020 le reti 5G avranno complessivamente coperto il 30% circa della popolazione, per passare a oltre l’85% entro il 2023. Le conseguenze di una connessione più potente saranno straordinarie e colpiranno tutto il tessuto economico, dai sistemi in ambito sanitario, fino all’agritech, dal consolidarsi dell’industria 4.0 nel settore manifatturiero fino a tutto il mondo legato all’IoT.

Aumenterà la domanda di piattaforme, applicazioni e servizi, sia in ambito business, su diversi verticali, sia lato consumer, come nel mondo del gaming. Le ricadute saranno notevoli, ad esempio, per l’aumento dei servizi offerti su piattaforme cloud. La migliore connettività aumenterà la raccolta e l’uso di big data e dei relativi strumenti e tecnologie di analytics. Questi a loro volta avranno applicazioni notevoli in ambito di intelligenza artificiale. Il tutto con un incremento nei rischi in ambito di sicurezza informatica e quindi con una crescita anche in questo settore, sia sul piano delle professionalità richieste, sia dei tool in grado di proteggere da nuovi e più diffusi rischi.

Smart working e cloud

Grazie al progressivo miglioramento della connettività cresceranno le opportunità per praticare lo smart working, consentendo il lavoro fuori dalla sede aziendale per milioni di lavoratori. Un trend che correrà di pari passo con l’adozione di infrastrutture in grado di favorire la condivisione di dati e la collaborazione, anche in mobilità, con un occhio di riguardo alla sicurezza. La cultura del Modern Workplace portata avanti da Microsoft negli ultimi anni, si basa proprio su questo. Al centro, il consolidarsi del modello Infrastructure as a Service (IaaS).

Gartner prevede che il mercato mondiale dei servizi di cloud pubblico crescerà del 17% nel 2020 per un totale di $ 266,4 miliardi, rispetto ai $ 227,8 miliardi nel 2019. A trainare questa crescita sarà proprio il comparto IaaS, che raggiungerà i 50 miliardi di dollari nel 2020, con il tasso di incremento più elevato in tutti i segmenti di mercato (+24%). Perché assisteremo a questo fenomeno? Semplice: le esigenze legate ad applicazioni e carichi di lavoro moderni, richiedono infrastrutture che i data center tradizionali non sono in grado di soddisfare. Il modello IaaS invece contribuirà in misura sempre maggiore a migliorare  performance, sicurezza e costi, per aziende di ogni dimensione. Startup o PMI beneficeranno più di chiunque altro dalla struttura agile e scalabile offerta da questo modello. I dati in cloud saranno fruibili da team distribuiti, in mobilità, con standard di sicurezza più elevati.

Dati HR e industria 4.0

La trasformazione digitale dell’intera industria e l’innovazione in ogni settore non potrà prescindere dalla gestione sistematica e consapevole dei dati sui lavoratori. Grazie all’adozione di strumenti agili e cloud-based, in grado di tracciare presenze e performance dei lavoratori anche in mobilità, in chiave big data e nel rispetto della privacy, sarà possibile dare un impulso importante all’industria 4.0. Startup e PMI potranno fare da apripista per questo importante cambio di rotta. Adottando sistemi smart per gestire i dati sui lavoratori, sarà possibile migliorare l’efficienza e la relazione azienda-dipendenti, promuovendo la meritocrazia.

Sostenibilità e tech

Il tema della sostenibilità in tutte le sue declinazioni – ecologica, economica, work-life balance, etica della tecnologia – non sarà più un orpello di marketing, ma un prerequisito per restare competitivi sul mercato, da qui ai prossimi anni.  La progressiva eliminazione di server interni per passare all’approccio IaaS citato poco fa, contribuirà alla riduzione di emissioni e di costi. L’implementazione di sistemi di Modern Workplace favorirà lo smart working, migliorando la qualità della vita e del lavoro e riducendo l’inquinamento legato agli spostamenti casa-lavoro. Adottare una politica plastic free in azienda aiuterà a risparmiare risorse (ne abbiamo parlato in questo post) e sviluppare una coscienza ambientale tra le persone che gravitano intorno ad essa. Non solo: contribuirà ad educare al rispetto, all’empatia, all’ascolto del prossimo – valori che fanno la differenza anche sul piano del business.

In breve: miglioreremo il nostro modo di lavorare, per lavorare meno e con migliori risultati per persone, aziende e ambiente.

Multiexperience

Nella classifica di Gartner sui principali trend tech per il 2020 vogliamo soffermarci sul concetto di Multiexperience. Questo aspetto avrà un impatto interessante sulle startup che offrono un servizio al consumatore finale, come nel settore food e ristorazione, molto forte in Italia.

La tecnologia imparerà a conoscere sempre meglio le persone, mentre prima erano le persone a dover imparare ad usare diverse tecnologie per accedere a servizi innovativi. Questo comporterà un’evoluzione dell’idea tradizionale di computer come singolo punto di interazione. Si faranno strada in modo sempre più preponderante diverse interfacce multisensoriali e si moltiplicheranno i punti di contatto con i consumatori. Dispositivi indossabili, uso di realtà virtuale a aumentata e sensori avanzati ne sono un esempio.

Per capire meglio, vediamo un caso che sta anticipando questo trend. Domino’s Pizza ha creato una vera e proprio “esperienza ambientale” a 360° che va ben oltre l’ordinazione da app e sfrutta un sistema di comunicazioni e acquisti tramite  smart speaker. Ma c’è di più: la pizza viene consegnata grazie a veicoli a guida autonoma e attraverso il loro Tracker® è possibile seguire il ciclo di ordinazione e consegna.

Infrastrutture e connettività migliori permetteranno di migliorare l’esperienza dei clienti lungo tutto il loro customer journey.

Piano Innovazione – come andrà a finire?

Il Mid, ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, ha annunciato da poco il Piano innovazione del governo. Il Consiglio dei ministri non lo ha ancora approvato e non sappiamo quante quali idee andranno avanti. Quello che è certo è che l’interesse delle istituzioni per la trasformazione digitale del tessuto economico italiano è alto. Tre le sfide principali: la digitalizzazione della società, l’innovazione del Paese, lo sviluppo sostenibile e etico della società. La strategia in 20 punti, che – se approvata – verrà aggiornata ogni 4 mesi, prevede anche la partecipazione da parte di chiunque voglia dare il proprio contributo per raggiungere gli obiettivi individuati. Un’opportunità per chi opera nel mondo dell’innovazione per guidare il cambiamento nel proprio settore di riferimento. Intelligenza artificiale, etica, formazione per combattere i digital divide ed educare alle tecnologie del futuro. Ma anche un fondo per sostenere progetti di mobilità, robotica, AI, cyber security. Stay tuned!



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