Ford, dalla catena di montaggio al lavoro ibrido
Se ti stai chiedendo chi ha deciso che lavorare in azienda dalle 9 alle 18, per 5 giorni a settimana sia la norma, la risposta è: Ford. La compagnia di Detroit, che ha introdotto la catena di montaggio un secolo fa, ha ispirato molte riflessioni sull’impatto umano di un modello che si è imposto ovunque, fino ai Paesi del blocco sovietico.
Oggi è chiaro a tutti – e a Ford per prima – che questo approccio non si regge più in piedi.
L’azienda recentemente è diventata un esempio per i più scettici di come anche nell’industria manifatturiera si possano ottenere grandi vantaggi lavorando in modalità ibrida e introducendo importanti automazioni. Sì, perché dall’epoca della pandemia, Ford è passata all’hybrid working per oltre il 95% dei propri dipendenti in ufficio. E non intende tornare al passato.
In questo articolo vedremo quali scelte ha adottato la nota azienda automobilistica e come applicarle anche ad altri contesti manifatturieri nelle PMI:
- Ford e il passaggio all’hybrid working
- Opportunità e criticità
- Automazione e AI nell’industria manifatturiera
- Cloud e infrastruttura
- Un esempio nelle PMI: Ghibli
- Conclusioni: investire sul futuro
Ford e il passaggio all’hybrid working
Nel giugno 2020 Ford ha condotto un sondaggio tra i suoi 56.000 dipendenti che stavano lavorando da remoto. L’obiettivo era capire quanti di loro volessero tornare in presenza con la fine dell’emergenza. Il 95% ha affermato di preferire una modalità ibrida.
Da quel momento l’azienda ha deciso di riorganizzare e modernizzare gli spazi di lavoro per favorire collaborazione e community.
Niente più scrivanie assegnate, più spazi di lavoro condivisi. E per favorire il lavoro remoto sono stati messi a disposizione e promossi nuovi tool di produttività digitali. L’adozione di questi strumenti, già in parte usati in azienda, ha registrato un aumento di 10x. Dalla condivisione di file, a servizi di chat e riunioni online, in Ford si sono appoggiati a Webex e Microsoft 365. Per accrescere il senso di community e condivisione e accedere a conferenze virtuali, i dipendenti Ford in tutto il mondo comunicano tra loro attraverso Yammer, il social per aziende di Microsoft.
Sono state inoltre rafforzate le iniziative di formazione e benessere rivolte ai dipendenti. Per coniugare maggiore flessibilità e rispetto degli obiettivi, task e progetti vengono assegnati a un team leader.
Opportunità e criticità
Adottare questo approccio quindi, in Ford così come in qualsiasi azienda, comporta benefici e criticità. Abbiamo individuato i più comuni.
Vantaggi per i dipendenti:
- flessibilità
- work life balance
- soddisfazione
- autonomia
- produttività
Vantaggi per l’azienda:
- aumento di produttività e qualità
- agilità
- efficienza
- possibilità di attrarre i migliori talenti
Criticità:
… ossia le domande che dovresti porti quando passi all’hybrid working:
- preferenze organizzative dei dipendenti.
Come valorizzare ogni risorsa per trarre il massimo da ognuno? Fare un meeting online al mattino serve o frena le ore più produttive della giornata? Quali strumenti digitali permettono alla squadra di esprimersi al meglio? Ogni quanto e in quali occasioni ha senso richiedere la presenza in ufficio? Questo comporta un impegno dell’azienda in termini di ascolto e la realizzazione di analisi retrospettive per ottimizzare e migliorare i processi da remoto.
- portare a termine il lavoro.
In molti casi il remote working è vittima di pregiudizi che vanno sicuramente superati. Per alcuni, tuttavia, diventa un approccio tanto più efficace quanto meglio si definiscono obiettivi e parametri di riferimento. Con quale frequenza è necessario fare il punto su un progetto? Come stimolare creatività e problem solving? Sto fornendo alla squadra risorse e strumenti adeguati per gestire in autonomia i propri compiti?
- contesto e ambiente locale.
Il luogo da cui si opera, la cultura locale, il clima, il mercato di riferimento sono aspetti da considerare quando si riorganizzano spazi e modalità di lavoro. Specie quando l’azienda ha sedi e collaboratori in diversi Paesi.
Automazione e AI nell’industria manifatturiera
Naturalmente una parte della forza lavoro focalizzata sulla produzione continua ad operare in presenza. Nella propria riorganizzazione, Ford ha deciso di rivedere anche spazi, modalità e tecnologie adottate, per migliorare sicurezza e condizioni di lavoro del proprio team in sede. Nel proprio Advanced Manufacturing Center testa e introduce sistemi di automazione avanzati, come robot collaborativi, sensori intelligenti e stampanti 3D, per ottimizzare i processi produttivi e affiancare il personale nella realizzazione di veicoli innovativi e personalizzati. Queste nuove tecnologie, lungi dal sostituire l’uomo, hanno richiesto una formazione continua sui dipendenti e l’assunzione di nuove figure.
Cloud e infrastruttura
La digitalizzazione e automazione dei processi lungo tutta la catena del valore è stato un passaggio fondamentale per permettere a diverse funzioni aziendali di comunicare, ottimizzando tempi e costi delle operazioni. Si tratta di un processo lungo e tuttora in corso, che interessa anche il comparto manifatturiero su scala globale. Per anni, infatti, i dati sono stati archiviati in silos non comunicanti o basati su diversi sistemi non compatibili tra loro.
Nel proprio sviluppo in chiave di Industria 4.0, Ford si è appoggiata a Google Cloud per implementare una piattaforma che opera su più di 100 macchinari collegati in due stabilimenti. Archiviando ed elaborando oltre 25 milioni di record a settimana, l’azienda è in grado di implementare azioni predittive nei propri stabilimenti. Dalla manutenzione delle macchine, all’ordinazione di pezzi di ricambio, fino alla stampa 3D in-house: tutto è frutto di un’accurata analisi dei dati industriali.
Un esempio nelle PMI: Ghibli
ELEVA ha realizzato per Ghibli & Wirbel un progetto a tutto tondo volto a ottimizzare cicli produttivi e processi (leggi qui la case history completa).
L’azienda realizza macchine professionali per la pulizia indoor, un prodotto che viene creato praticamente on demand, con conseguenti esigenze in termini di flessibilità organizzativa e automazione. Inoltre, come Ford e molte aziende manifatturiere, ha dovuto riorganizzare le relazioni con la propria forza lavoro in chiave ibrida.
Dopo aver installato un impianto Wireless ad alta efficienza su tutta la produzione, ha favorito l’archiviazione e gestione sicura di dati in cloud grazie a Microsoft 365. Questo ha:
- semplificato la condivisione di informazioni tra diversi reparti dell’azienda
- favorito l’uso di strumenti di collaborazione e reso più efficienti i meeting con i propri agenti in tutta Europa
- ottimizzato la gestione di produzione e magazzino, che ora “parlano” in modo efficace con i reparti di amministrazione e logistica dislocati in diverse sedi
Conclusioni: investire sul futuro
Introdurre hybrid working a automazione non è semplice e immediato, specie nelle aziende manifatturiere. Comporta un cambiamento culturale e l’acquisizione di nuove soft e hard skill. Ford ha deciso di intraprendere questo percorso come un investimento sul futuro. In tempi di incertezza e crisi, adottare forme di lavoro più agili e non legate dalla presenza sul posto genera diversi vantaggi. Primo fra tutti, una maggiore capacità di adattamento e risposta agli imprevisti.